lunedì 11 ottobre 2010

Non chiamateli Cantuccini

I cantuccini sono buoni, ma questi qui - nella caratteristica confezione blu chiusa con lo spago - sono i Biscotti di Prato di Antonio Mattei. Tutta un'altra storia. Zucchero, farina, uova, pinoli e mandorle (niente burro!), la ricetta è la stessa da più di 150 anni. Il più noto biscottificio pratese, oggi apprezzato in tutto il mondo, vanta fans illustri, primi tra tutti Bill Clinton e la Regina Elisabetta. In passato, i biscotti di Mattei sono stati motivo di lode da parte di poeti, pittori e drammaturghi(Curzio Malaparte, Ardengo Soffici, Sem Benelli, Herman Hesse). Anche l'illustre gastronomo Pellegrino Artusi inserì nell'Arte di Mangiar Bene la ricetta della mantovana (dolce semplice a base di farina, uova, zucchero e mandorle), che la tradizione vuole sia stata tramandata a Mattei da due suore di Mantova ospitate dal pasticcere nella sua casa.

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